Molti gommisti offrono la possibilità durante il cambio gomme di gonfiare i pneumatici con azoto al posto dell’aria compressa. Una possibilità che piano piano viene scelta da sempre più automobilisti desiderosi di ottenere un risultato migliore con un esborso ragionevole. Ma di cosa si tratta di preciso? Ci sono davvero dei vantaggi? E anche degli svantaggi? Scopriamolo insieme.
Partiamo subito con il dire che a prescindere dal tipo di veicolo, dalla grandezza della ruota o dalla marca del battistrada la cosa più importante da fare quando si parla del gonfiaggio di penumatici è il controllo della pressione.
Ogni automobilista deve sempre prestare attenzione alla pressione dei propri pneumatici e fare in modo che sia la medesima trascritta nel manuale fornito con ogni veicolo o riportato all’interno della portiera del guidatore. CambioRuote.it consiglia un controllo della pressione ogni due mesi.
Quando si parla invece di gonfiaggio con azoto ci sono delle precisazioni tecniche da fare.
L’azoto è già presente nell’aria che respiriamo quasi al 80% e quindi anche quando si richiede un gonfiaggio “normale” in realtà stiamo andando ad inserire una traccia consistente di azoto.
Se invece si opta per un gonfiaggio unicamente ad azoto, all’interno della gomma avremo una riduzione importante dell’umidità dovuta alla mancanza di ossigeno e anidride carbonica.
Quindi la differenza tra le due diverse modalità di gonfiaggio sta nella presenza unica o meno dell’azoto. Ma quali sono i vantaggi nell’immettere unicamente questo gas nei nostri pneumatici?
Prima di tutto c’è da considerare che gonfiare i pneumatici con azoto non è necessario né obbligatorio secondo alcun tipo di legge ma è semplicemente un’opzione in più per tutti gli automobilisti.
È altresì importante notare altri particolari:
Inoltre il vostro gommista di fiducia andrà a segnalare l’utilizzo dell’azoto attraverso un cappuccio colorato (in genere rosso) e se si presentasse un piccolo calo di pressione durante il controllo bimestrale è possibile andare a colmare questo gap anche con semplice aria compressa.
Come abbiamo appena visto ci sono delle condizioni in cui è preferibile optare per un gonfiaggio ad aria compressa. Ricordiamo che il gonfiaggio con aria compressa prevede comunque una grossa percentuale di azoto perché già presente nell’aria che respiriamo.
A prescindere dalla scelta che farete, che sia azoto o aria compressa, il principale consiglio da tenere a mente è quello di controllare la pressione almeno ogni due mesi per viaggiare in assoluta tranquillità.
Il Type dell'auto è un codice che la casa madre assegna ad ogni veicolo per poterlo distinguere da modelli simili.
Puoi trovare questo codice nella carta di circolazione in due punti: Al punto D.2 (Tipo veicolo) oppure al punto E (numero di identificazione del veicolo).
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